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toque e tecnica
Musilbrasil.net - Luglio/Agosto 2006
Mestre Chiquinho
La capoeira è una sola, ma indubbiamente esistono diversi stili, diversi intenti, diversi metodi di insegnamento. Partendo dal rispetto reciproco, fondamentale in qualsiasi forma di socializzazione e di apprendimento, sono convinto che ogni allievo necessiti di una linea di principio e di didattica molto chiara, una strada da seguire, in quanto questa varietà che caratterizza la capoeira rispetto alle altre arti marziali ha grandi pregi per la sua evoluzione, ma può causare una certa confusione a chi sta imparando.
Vi parlo quindi del mio sistema didattico e del nostro modo di interpretare i differenti toque con i relativi movimenti, come tramandano Mestre Canjiquinha e Mestre Brasilia. Già a partire dalle prime lezioni, cerco di far capire la differenza fra i movimenti nelle tre dimensioni, in terra, in piedi e in seguito in aria. Il fatto di non eseguire alcuni movimenti a seconda del toque che viene eseguito non ha un valore estetico, ma pratico.
Quando il berimbau è nel toque di angola, molto lenta, è inutile e controproducente dare per esempio una queixada. Se giochi con la velocità adeguata al toque, con questo movimento il tuo corpo resta troppo a lungo scoperto. Questo vale per tutti i calci portati ad una altezza troppo elevata, ma vale anche per il macaco e tutti i movimenti acrobatici per cui nel gioco di angola bem devagar, insegno ad usare pochi movimenti: meia lua de compasso, chapa, benção, rasteira, meia lua de frente e armada, per quanto riguarda l`attacco. Negativa para traz e lateral, queda de quatro, cavalete per quanto riguarda la difesa.
Con questi movimenti, legati da rolè di diverse forme, ritengo sia possibile creare un gioco molto sensato e allo stesso tempo esteticamente gradevole. L`importante è dare un senso a ogni tecnica eseguita: un attacco deve essere portato esclusivamente nel punto scoperto del compagno di gioco. Se chi difende esegue la giusta tecnica difensiva, si crea un dialogo continuo, fatto di domande e risposte. Questo concetto, che molti chiamano jogo de dentro, altri miudinho , secondo me fa parte anche della regional: reputo fondamentale che si impari da subito a dare senso al proprio gioco.
Sempre seguendo le orme di mestre Canjiquinha e, in un certo senso, andando contro corrente rispetto alle scuole di angola contemporanee, giochiamo anche sul toque di são bento grande de angola; questo è un toque più veloce, quindi ci permette di utilizzare tutti i movimenti in piedi e tutte le acrobazie che riusciamo ad incastrare all' interno del gioco. Noi utilizziamo questo toque sopratutto per le rappresentazioni in pubblico; è un gioco sicuramente più spettacolare, che chiamiamo « jogo solto », nel quale gli unici movimenti che evitiamo di utilizzare sono il martelo e la rasteira, perchè spezzano la fluidità del gioco.
Infine, giochiamo sul toque di samango e samba de angola, entrambi creati da Mestre Canjiquinha. Il primo, ha la funzione dello « esquenta banho » della regional di mestre Bimba; non si usa la ginga, ma si sta in guardia, e si usa esclusivamente la chapa diretta, o giratoria e il vou de morcego. Con questo toque, il gioco ha l`unica funzione della lotta. Il samba de angola, al contrario, è un toque de samba, per cui, si samba in roda, ma si può utilizzare la rasteira, la queda de quatro, l` au, la meia lua de compasso, rasteira. Ci piace giocare su questo toque, perché rilassa e scioglie le piccole tensioni dovute alla concentrazione della roda.
Con l`aiuto dei miei allievi, ho appena pubblicato il primo dvd del grupo de capoeira Angola Olo+xum, nel quale cerco di spiegare ai miei nuovi allievi, nel modo più chiaro possibile, queste differenze tra i toque, che a mio parere rendono la capoeira molto più varia; il mio intento è quello di far avvicinare la gente alla capoeira, non solo come una pratica sportiva e ricreativa, ma sopratutto come uno studio delle tradizioni e del folklore del mio amato paese.
La capoeira è un`arte nobile, è la radice di un popolo che ha sofferto, e per questo deve essere rispettata. Tendo una mano in segno di fratellanza a tutti i maestri che stanno divulgando questa cultura in tutto il mondo, in maniera pura, mantenendone i principi intatti, e senza secondi fini. La capoeira del presente siamo noi e i nostri allievi: dobbiamo lavorare uniti per il suo futuro.