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La giornata della capoeira
Musilbrasil.net - Dicembre 2008
Mestre Chiquinho
Dal 21 al 23 novembre si è tenuto il 1° Incontro nazionale di capoeira, organizzato dal Comitato regionale Ficap del Lazio e dalla Fijlkam in collaborazione con l'associazione Ginga Carioca . Durante i lavori, suddivisi per settore sportivo e culturale, si sono svolti il 1° corso di arbitro e giudice di gara per la realizzazione di tornei regionali, provinciali e nazionali che si terranno nel 2009, uno stage di capoeira Angola e Regional, dibattiti con l'obiettivo di informare tutti i capoeiristi dell'importanza della Federazione nazionale, dei progetti e programmi sportivi per l'anno 2009.
Le date dell'incontro hanno coinciso con gli anniversari della morte di Zumbi dos Palmares e della "Giornata della coscienza negra" (20 novembre) che simbolizza la resistenza del popolo afrobrasiliano che ha lottato affinché la capoeira e la propria cultura possano essere oggi praticate e divulgate mondialmente.
Sono stati invitati mestre, professor di varie associazioni di capoeira nazionali e europee e di altre associazioni multietniche per sostenere i valori dell'unione sportiva e culturale, ma soprattutto per coinvolgere la società italiana a conoscere e condividere esperienze interculturali e il significato del Giorno della coscienza negra.
Questa iniziativa sarà realizzata ogni anno in una regione italiana differente con lo scopo di promuovere l'importante data in Italia mediante una ricca programmazione sportiva di capoeira e spettacoli culturali brasiliani. Il quilombo fu fondato nel 1597, costituito da soli 40 schiavi, e in poco tempo si sviluppò come una città. Si chiamava "Quilombo dos Palmares". Il primo re fu un nero di nome Ganga Zumba. Dopo alcuni anni fu invaso da una spedizione di bandeirantes, che assassinarono crudelmente tutti: bambini uomini e donne. Uno dei bambini fu portato via dagli invasori e consegnato in dono a un prete, Antonio Melo, che risiedeva in un villaggio vicino a Recife. Il bambino battezzato dal prete con il nome di Francisco fu educato, imparò a leggere e scrivere e a 15 anni, dopo avere sofferto del razzismo della comunità locale (che non erano d'accordo con il prete, poiché stava educando un negro come un figlio), decise di fuggire e di tornare al Quilombo dos Palmares.
Fu così adottato da una famiglia e ribattezzato con il nuovo nome Zumbi e, dato che era un negro istruito, in seguito alla caduta di Ganga Zumba, diventò il nuovo re del Quilombo dos Palmares. Zumbi creò una nuova generazione che lottava per la libertà e per i diritti degli schiavi, ma nonostante fosse forte e intelligente fu tradito da uno dei suoi comandanti principali, Antonio Soares, che scambiò la propria libertà con la vita di re Zumbi rivelando il nascondiglio del leader.
Così il 20 novembre 1695 Zumbi fu catturato, torturato, assassinato e decapitato, la testa esposta in "Praza do Carmo" nella città di Recife per anni, fino alla completa decomposizione. E come si diceva in questa data si ricorda la Giornata nazionale della c oscienza negra , istituito dal Movimento negro unificato nel 1978, in omaggio a re Zumbi che ne è stato leader e simbolo della resistenza negra.
La capoeira è stata riconosciuta patrimonio culturale e artistico brasiliano martedì 15 luglio 2008 a Salvador di Bahia dal Conselho consultivo do patrimônio cultural do Iphan ( Istituto del Patrimonio Storico e Artistico Nazionale ). Il Consiglio Iphan è costituito da 22 rappresentanti di entità e società civili e incaricato di deliberare e riconoscere registri di patrimonio nazionale. Il presidente dell'Iphan ha annunciato l'inclusione dei maestri di capoeira nel libro del Registro dei saperi ( saberes ) e della roda di capoeira nel libro di Forme d'espressione. Ha inoltre ratificato che la divulgazione e l'inserimento di questa disciplina in più di 150 nazioni si deve ai maestri che finalmente hanno ottenuto un degno riconoscimento.
Secondo il ministro brasiliano Juca Ferreira il riconoscimento è stato meritato dai maestri di capoeira come responsabili dell'educazione e dell'insegnamento di questa cultura afrobrasiliana. Svariati gruppi di capoeiristi e vari maestri hanno presenziato alla votazione ed è stata realizzata una grande roda di fronte al palazzo Rio Branco per festeggiare la vittoria della manifestazione.
La capoeira, considerata una pratica criminosa nel secolo passato (è stata inclusa nel codice penale della vecchia repubblica brasiliana), è oggi orgoglio nazionale brasiliano e riconosciuta come patrimonio culturale; nel mondo può essere considerata sport del futuro.
In Italia è stata riconosciuta tramite la Ficap (Federazione italiana capoeira - www.capoeira.it) e la Fijlkam (Federazione italiana judo lotta karate e arti marziali - (www.fijlkam.it) che contano con numerosi maestri professionisti con l'obiettivo di promuovere ed insegnarne la pratica come sport, cultura e arte marziale. Ma soprattutto come cultura di un popolo di origini lontane e di dignità umana.