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filosofia della capoeira
Musilbrasil.net - Maggio 2006

Mestre Chiquinho

mestre chiquinho

La Capoeira è cultura, cioè l'unione delle caratteristiche umane, abitudini e modi di agire, costumi, istituzioni e valori spirituali e materiali di un gruppo sociale, di un popolo e che si creano e si preservano attraverso la comunicazione e la cooperazione tra gli individui.

le radici principali della capoeira sono tre :

1 – Dagli africani ereditiamo movimenti, rituali, fondamentali, religiosi (dagli Dei Ioruba viene il ritmo Ijexa e il ritornello tonale a ogni tre battute, e del popolo bantu viene il berimbau).
2 – I Portoghesi entrano con l'improvvisa danza popolare chula, il tamburello e la viola.
3 – Dai nativi brasiliani, si eredita la nomenclatura dei movimenti, i titoli dei canti, i rituali, i metodi d'insegnamento.
La capoeira é la ricerca dell'universo, dello sviluppo fisico, mentale e spirituale. La capoeira cambia il modo di vivere, armonizzando ed equilibrando l'essere, collegando l'uomo con il cielo e la terra, tramite la fantasia, la musica, il gioco, la creatività e la socializzazione. I n questa forma di cooperazione non ci sono né vincitori né vinti. E' una forma muta di rispetto. Rispetto è la sensibilità che ogni allievo deve avere verso il maestro, i rituali, gli strumenti, i canti e verso la spiritualità della capoeira. Il Rispetto è un valore che non si può vedere né toccare, ma che si sente e che sappiamo essere necessario. Il Maestro deve comunicare per trasformare un allievo in un discepolo. L'allievo deve essere sincero affinché le sue tecniche siano vere. Tramite la conoscenza l'allievo diventa un discepolo e poi un maestro. Il vero capoeirista é colui che chiede al maestro i fondamenti dell'arte e che cammina con lui fino alla fine. Così, insieme, essi raggiungono l'equilibrio fisico, mentale ed emozionale: dall'unione di questi valori i movimenti prendono vita, le tecniche hanno magia e tutto questo diventa energia pura e creatrice che sostiene altri valori.
Principalmente il valore dell'amore che trasforma il veleno in acqua cristallina. Per questo occorre cercare e mantenere l'uso della saggezza tradizionale, per far sì che la nostra pratica attuale s'illumini.

1- L'allievo che si avvicina per curiosità a questa disciplina interessandosi solo all'attività fisica non partecipa per molto tempo alle lezioni.

2 - il discepolo ha rispetto verso il maestro ed è consapevole che sarà suo il compito di proseguire i suoi insegnamenti, quindi il capoerista impara ed aspetta con serenità il suo tempo d'evoluzione. E chi decide quando diventare maestro? Le cinture conquistate negli anni simboleggiano l'anzianità e la continuità del percorso e non il tempo per diventare maestro, esso viene stabilito dall'umiltà, dalla saggezza e dalla sensibilità acquisita.

3 - il ” furbo” tramite l' ambizione, l'invidia, l'odio, la gelosia non rispetta i tempi, dopo poco si convince di avere già appreso tutto e questa convinzione gli fa dimenticare il rispetto che aveva per il maestro, che con passione e maestria tramanda la sua cultura. Non ha dignità, onestà, l'umiltà, ma una determinazione egoistica; non avendo alcuna professionalità organizza corsi a costo inferire alle altre scuole, cerca di creare discordia parlando in modo non veritiero del suo maestro per imporre le su false convinzioni.

L'individuo non diventa maestro grazie a se stesso: Il furbo non è allievo, ne discepolo. Che cos'è?. E' semplicemente un ragazzo spesso individualista e legato alla materialità delle cose. Può accadere che per vacanza o per preparare una tesi universitaria si reca a Salvador, la curiosità e la mancanza di onestà lo spinge a sbagliare e a trovare un falso maestro a cui mostra le sue capacità senza mai menzionare il suo maestro che con passione lo aveva seguito nel suo percorso d'apprendimento. A sua volta il falso maestro per pochi soldi alimenta le convinzioni del “ furbo ” elogiandolo per le sue capacità fisiche e consegnando a lui il diritto di sviluppare il suo gruppo con il titolo di professore senza nessun riconoscimento, con l'unico vincolo di versare a lui una percentuale annuale del suo guadagno. In virtù di quanto abbiamo appena detto nel mondo le scuole di Capoeira si sono proliferate in breve tempo, ma solamente alcune per tramandare realmente la cultura.

Purtroppo non tutte le accademie puntano a questo obbiettivo: alcuni s'interessano alla sola attività fisica puntando alla lotta e non al gioco, all'agonismo e all'eccessivo sviluppo muscolare altri con discorsi tradizionalistici hanno come fine ultimo l'aspetto materiale della cosa. Non esiste possibilità di controllo ne rimedio neanche da parte delle federazioni mondiali. Cerchiamo di dare un maggiore spazio a coloro che realmente sono legati alle loro radici e che desiderano creare un unico mondo almeno per quello che riguarda la Capoeira.

NON SONO ANGOLERO NON SONO REGIONALE GIOCO CAPOEIRA CON ALLEGRIA

NÃO SOU ANGOLEIRO NÃO SOU REGIONAL

JOGO CAPOEIRA PRÁ MIM É LEGAL